Il sentiero che corre lungo tutta la montagna, collegando il Passo Fedaia con il Passo Pordoi, veniva usato dai commercianti di farina del bellunese al fine di attraversare le valli più rapidamente, senza dover percorrere strade di fondo valle. La farina, usata per fare il pane, rappresentava un ottimo prodotto di scambio e veniva barattata nelle valli ladine con, ad esempio, oggetti di artigianato.
È proprio dalla funzione che aveva originariamente questo vialetto che il percorso e l’omonimo rifugio prendono il nome di “Viel dal Pan”. A dire il vero, il merito della scoperta di questo percorso, uno dei sentieri più facili e spettacolari delle Dolomiti, da dove si può godere una vista inequiparabile della “Regina delle Dolomiti”, la Marmolada, spetta al medico tedesco Karl Bindel, presidente della sezione “DOAV-CAI” di Bamberga, il quale lo percorse per primo alla fine del XIX secolo e ne curò personalmente la sistemazione. Il sentiero n° 601 è altresì noto, infatti, col nome di “Bindelweg”, ereditato dal
proprio scopritore.